Il "punto di assemblaggio" viene riequilibrato, se necessario, attraverso l'uso della radiestesia sciamanica, e generalmente, viene associato al protocollo delle emozioni negative, perchè possono influenzarsi a vicenda
Il punto di assemblaggio è come un tubo formato da matasse di fili di
energia luminosa del nostro campo energetico, che fluiscono attraverso
la parte anteriore e posteriore del vortice energetico conosciuto come
il chakra del cuore . Il punto di assemblaggio è conosciuto come la
“sede della nostra coscienza”. La sua posizione stabilisce come una
persona sente, percepisce e vive nel mondo. Una posizione centrale
equivale ad una esistenza equilibrata. Viene chiamato il punto di
assemblaggio (o punto di unione) perché noi veniamo assemblati
nell’utero dal cordone ombelicale che ci collega con la placenta di
nostra madre. La maggior parte dell'energia entra nel feto mentre
questo si sviluppa tramite l’ombelico.
Il punto di unione è il punto principale dove il nostro campo energetico
si collega con il nostro corpo fisico. E'connesso direttamente con la
nostra energia vitale. Come detto in precedenza si trova nel centro del
petto all’altezza dei capezzoli ed è leggermente più alto nelle donne
rispetto agli uomini. In questo punto le linee di energia attraversano
il corpo: il "raggio" dev'essere della stessa lunghezza sia nella parte
anteriore che posteriore del corpo; dev'essere perpendicolare rispetto
al corpo e perfettamente centrato. Il punto di unione è effettivamente
un’insieme di linee energetiche.
Il
raggruppamento di linee di energia nel punto di unione crea un forte
potenziale energetico ed agisce anche sul campo energetico umano ( corpi
sottili/aura). La posizione del punto di unione, come del resto i
nostri corpi sottili, se squilibrati, possono arrivare a causare
malesseri e malattie fisiche. Quando il punto di unione è allineato
correttamente ci sentiamo felici, positivi, stiamo bene ed interagiamo
bene con le altre persone. Quando il punto di unione non è equilibrato,
possiamo sentirci stanchi, depressi, ecc...( vedi figura 1).